Un altro Senna al voltante della Williams in Formula 1. Diciotto anni dopo zio Ayrton, dai test dei primi di febbraio a Jerez toccherà a Bruno, figlio di una sorella del fenomeno brasiliano che nel 1994 ebbe il tragico incidente ad Imola proprio al volante della monoposto inglese.
Era uno degli ultimi posti disponibile per correre nella prossima stagione. E il giovane Bruno, sinora accompagnato più dal mito che da risultati concreti colme ha dimostrato anche nella passata stagione allaRenault, dalla sua aveva l’appoggio di sponsor importanti, essenziali per la sopravvivenza del team di Franck Williams. Così ieri è arrivato l’annuncio: Senna affiancherà Pastor Maldonado come pilota Williams, almeno sino alla fine del 2012.
Per entrambi pesano i partner che possono mettere sul piatto. La Williams infatti ha perso il suo sponsor principale, ossia l’azienda americana di telecomunicazioni AT&T e quindi aveva disperato bisogni di soldi freschi. Ben vengano quindi della compagnia petrolifera (di stato) venezuelana PDVSA che accompagna Maldonado ma anche tutto ciò che porta in dote Senna.
In fondo il suo arrivo era già stato anticipato dal multimiliardario brasiliano Eike Batista, che in molti considerano l’uomo più potente e ricco del suo Paese, che nemmeno una settimana fa ad un quotidiano di San Paolo aveva detto: “E’semplice, Senna correrà per la Williams”. Nessuna profezia, merito solo dei suoi soldi (si dice almeno 12 milioni di dollari) che arriveranno attraverso la OGX, società petrolifera che nella passata stagione aveva già patrocinato la Renault con Senna al volante.
In più il brasiliano potrebbe portare con sé anche la Embratel, compagnia telefonica carioca che lo segue dal 2010 e sarebbe pronta a mettere sul piatto altro 3,5 milioni di dollari. Come a dire che ormai non conta più nemmeno il nome, solo il portafogli. Con buona pace di zio Ayrton, al quale paragonarlo è impossibile.