“Da fine esercizio o dall’inizio del prossimo cominceremo a generare cassa. Dall’inaugurazione ad oggi loJuventus Stadium ha accolto 850 mila visitatori e le persone che hanno visitato lo store sono state 750 mila. La metà di loro ha acquistato un prodotto, tra cui 20 mila maglie”. Parole di Aldo Mazzia, ad della Juventus, in occasione dell’ultima trimestrale.
Ecco perché, al di là di polemiche e tifo personale, quella aperta dalla società bianconera è una strada importante, perché permette di fare cassa non esclusivamente con gli incassi delle partite (l’ultima contro il Chelsea è stata da record per lo stadio con un incasso vicino ai 2,5 milioni di euro) ma soprattutto con il merchandising e gli accessori, come lo Juventus Museum che è stato incastonato nella struttura portante.
Intanto partiamo dagli incassi: nelle prime 8 gare interne stagionali la società ha venduto 294.002 biglietti, incassando 11,5 milioni di euro, cifra che promettere di battere anche grazie al traino della Champions League quanto incassato nella passata stagione, ossia 31,8 milioni di euro mentre la media presenze è pari a 38.878 contro i 37.545 di un anno fa, con una percentuale di riempimento superiore al 93%.
Ma soprattutto ci sono i progetti a venire, come quello contestatissimo della Continassa. Perché se da una parte è vero che la Juventus farà un favore al Comune rilevando un’area che al momento è inutilizzata e rischia di degradare, dall’altra il prezzo per acquisire un diritto di superficie di 99 anni sui 180.000 metri quadri, pari a 11,5 milioni di euro (10,5 milioni di diritto e 1 di contributo per la qualificazione dell’area che rimarrà pubblica) è comunque ritenuto modesto soprattutto perché sarà edificabile.
Qui la Juventus investirà circa 30 milioni di euro per la ristrutturazione della Cascina Continassa, attigua allo stadio, che ospiterà la nuova sede sociale e il training center della Prima Squadra. Ma sulla stessa area potrà generare investimenti di altri operatori per circa 60 milioni di euro visto che il progetto prevede un cinema multisala, un hotel (che sarà utilizzato anche dalla Prima Squadra creando così un forte richiamo), edifici residenziali e una mini galleria commerciale. Tutte queste attività generano oneri di urbanizzazione di circa 7 che saranno reinvestiti nell’area. Il nuovo sviluppo genererà quindi investimenti diretti e indiretti di oltre 100 milioni di euro.
Decisiva per il prezzo finale sarà la perizia del Politecnico di Torino, in via di definizione. Intanto però è un passo importante, che ha scatenato anche discussioni interne alla famiglia visto che l’ala Elkann capitanata da John preferiva evitare questo esborso iniziale alla Exor (la cassa di famiglia) per destinare quei soldi alla Fiat e La Stampa. Ma l’obiettivo del fair play finanziario che entro il 2020 sarà necessario per tutti i club Uefa si persegue anche così. Ecco perché sono in molti a volerlo imitare.