In Italia il calcio professionistico, a causa dello stop per il coronavirus, rischia di entrare in una profonda crisi finanziaria ed economica. E questo rischio è ancor più alto in
Serie C dove le società non hanno di certo la capitalizzazione delle big della Serie A.
Comitato di crisi Covid-19 in Serie C per fronteggiare l’emergenza economica ed anche sociale
E così, per fronteggiare quella che, in tutto e per tutto, è un’emergenza economica, in Serie C è stato istituito il
Comitato di crisi Covid-19 al fine anche di presidiare i rischi di contagio, e quindi di fronteggiare pure l’emergenza a livello sociale considerando che nella categoria, tra calciatori, staff tecnico e dirigenti, sono coinvolte oltre 3.000 persone.
Rischio di impatto economico fino a diverse decine di milioni di euro per la Serie C
Il Comitato di crisi Covid-19 andrà tra l’altro a stimare l’impatto economico dello stop al
campionato di Serie C a causa dell’epidemia di coronavirus. In particolare, includendo i danni economici e sociali, a causa del protrarsi dell’emergenza Covid-19, il danno economico dovrebbe oscillare per la Serie C da alcuni milioni di euro ad alcune decine di milioni di euro considerando lo scenario peggiore.
E in Serie A si parla di congelare gli stipendi!
Intanto, proprio al fine di arginare le perdite, in
Serie A si parla di non pagare gli stipendi ai giocatori per il mese di marzo del 2020. A riportare l’indiscrezione è stato il Corrieredellosport.it per quella che sembra essere una proposta choc, ma tale da permettere ai club di respirare con l’attuale stop delle partite. Questa ipotesi, che va a coinvolgere Lega, Assocalciatori e società, potrebbe però rimanere tale se non si capirà e se non si saprà quando il campionato di calcio 2019-2020 di Serie A potrà davvero riprendere.