Il mondo dell’Nba viaggia tutti i giorni. Le trasferte sono molte, lunghe e ravvicinate, spesso i team rimangono in giro per una settimana, giocando partite lontano da casa, magari volando da una costa all’altra, con quattro ore di fuso orario, per un incontro. Gli aerei sono dunque un mezzo di trasporto obbligato viste le distanze e spesso giocatori, data la loro altezza e molte, sono costretti a rimanere per ore in sedili progettati per persone ”normali”.
La Delta Airlines, grande compagnia aerea statunitense era già uno sponsor dei campioni Nba in carica dei Los Angeles Lakers di Kobe Bryant, ma da quest’anno sarà anche l’unica compagnia aerea su cui viaggeranno i gialloviola, prendendo il posto della Virgin Airlines, vettore usato fino a questo momento dagli uomini di Phil Jackson per le trasferte.
Gli investimenti delle compagnie aeree nello sport a stelle e strisce non sono per nulla una novità, dal momento che garantiscono un notevole ritorno d’immagine: i voli nazionali, cioè quelli da uno stato all’altro della federazione, sono numerosissimi e molto usati dagli americani, considerando anche le distanze da coprire e la quasi assenza di rete ferroviaria.
Da qui è facile dedurre perchè Virgin prima e Delta poi hanno deciso di investire i loro soldi nella pallacanestro e in particolare nei campioni in carica. Un dato curioso: la Delta Airlines sponsorizzerà la squadra, ma uno sponsor personale della stella Kobe Bryant è un’altra compagnia aerea, la Turkish Airlines.