Fumata bianca in Serie A sul
taglio degli stipendi ai giocatori. La Lega ha infatti approvato all’unanimità quelle che devono essere le linee guida per il taglio degli stipendi non solo dei giocatori, ma anche degli allenatori e di tutti gli altri tesserati.
Taglio degli stipendi in Serie A, la Lega è compatta sulle decurtazioni
Nel dettaglio, se la Serie A 2019-2020 non ripartirà, a causa della pandemia di
coronavirus, la decurtazione sarà pari ad un terzo della retribuzione annua lorda, mentre il taglio scenderà ad un sesto nel caso in cui il campionato italiano di calcio di massima serie, come si spera, dovesse riprendere e concludersi nei prossimi mesi.
Ma la Juventus è fuori dal coro
Quanto disposto dalla Lega deve essere poi adottato dalle società di Serie A al fine di definire gli accordi con i tesserati. Fuori dal coro c’è la
Juventus che, anticipando tutti, ha già trovato l’accordo interno con i calciatori e con lo staff tecnico per la riduzione degli stipendi con un risparmio, per la società bianconera, che è stimato in ben 90 milioni di euro circa.
Assocalciatori contraria al piano che è stato ratificato dalla Lega
La reazione dell’
Assocalciatori all’accordo della Lega Serie A, sul taglio degli stipendi, non è stata delle migliori. Secondo l’Aic, infatti, si tratta di un accordo che mira a far pagare solo ai giocatori i danni generati dalla crisi per il Covid-19.
Taglio degli stipendi pure in Serie B, delibera della Lega
Sul noto stipendi, nel campionato di calcio cadetto, si è espressa pure la
Lega di Serie B deliberando per la sospensione degli emolumenti da quando la stagione calcistica si è fermata per il coronavirus. Inoltre, post-emergenza, la Lega di Serie B ha pure disposto la facoltà di riduzione degli ingaggi fino al 30%.