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Come bisogna affrontare una salita per gli i ciclisti amatoriali

Come bisogna affrontare una salita per gli i ciclisti amatoriali

Il ciclismo a livello amatoriale va curato in egual modo di quello professionistico, anzi, ancora meglio, perchè non si è seguiti da uno staff medico e quindi sono gli stessi amanti e praticanti di questo sport a dover seguire al meglio il proprio corpo per non incorrere anche in gravi conseguenze sulla salute.

Oggi ci soffermeremo a parlare dei consigli utili per chi decide di affrontare una salita, da sempre la meta più ambita da un ciclista. Per essere in grado di affrontare questo bello ma altrettanto faticoso percorso bisogna seguire alcune indicazioni che possono rilevarsi fondamentali per il soggetto.

La salita da a tutti i ciclisti grande soddisfazione quando viene ultimata ma durante il percorso il nostro fisico viene esposto a grandi sacrifici, perchè come si sa una bella salita va rispettata altrimenti ti batte. Quindi la prima cosa da fare è conoscere la salita che si vuole affrontare ma anche e soprattutto i propri limiti fisici.

Uno dei rischi nell’affrontare un percorso in salita è quello di rimanere a corto di forze, quindi è indispensabile affrontarla dosando bene le energie, non bisogna sfidarla ma rispettarla. Il ciclista deve sapere quando poter forzare i ritmi e quando invece diminuirli per capire se la stanchezza e passeggera oppure si è proprio al limite e quindi continuare può diventare deleterio per la propria salute.

Un metodo per capire se il momento di crisi è passeggero anche se non è una scienza esatta, può essere l’aiuto di un  cardiofrequenziometro, che sicuramente con la sua interpretazione può dare un senso di ciò che il nostro fisico sta subendo.

Passiamo ora al fase tecnica e all’uso dei rapporti in salita. Se per molto tempo vengono usati quelli molto duri, le gambe vanno più in fretta in sofferenza aumentando la formazione di acido lattico e quindi è sempre meglio saper dosare e variare i rapporti quando si affronta l’amata salita.

Trovare poi una cadenza ideale di pedalate al minuto è quasi impossibile, perchè ogni soggetto ha una struttura fisica differente e quindi ogni corpo risponde in maniera diversa, comunque una buona media in salita è quella delle 75 pedalate al minuto.

Per affrontare al meglio una salita c’è bisogno di far lavorare molto e in modo corretto la parte centrale del corpo. Questa è la zona che tutti i ciclisti professionisti allenano di più durante l’inverno, perchè durante una salita avere il fulcro che lavora al meglio aiuta le gambe limitando l’afflusso di acido lattico.

Pedalare in piedi sui pedali in salita è importante, perchè si da nuovo slancio all’andatura ma non bisogna abusare, perchè mette in grande sofferenza il cuore, quindi per la maggior parte del tempo durante questo percorso è meglio restare seduti.

Un’altra cosa fondamentale da fare durante un percorso in salita e cambiare di continuo la propria posizione sulla sella per dare modo ai vari muscoli di alternarsi nel lavoro, così da averli sempre tutti allenati ma non sfiancati.

E’ anche molto importante l’andatura e la postura quando si pedali in piedi, bisogna trovare la giusta posizione per far lavorare al meglio le gambe, così come è importante il modo di respirare, perchè farlo in modo corretto aiuta sia sotto l’aspetto fisico che mentale.

Infine per affrontare al meglio la salita c’è bisogno di un lavoro mentale. Avere come obiettivo la vetta è sbagliato perchè offusca la mente a volte facendo vedere l’obiettivo irraggiungibile, quindi è molto meglio quando si pedale prefissarsi degli obiettivi intermedi per “fregare” così la sofferenza, perchè ricordatevi che tutto parte dal cervello, se questo risponde in modo positivo tutto il corpo ne giova altrimenti…..addio vetta!

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